Questa dovrebbe essere una cosiddetta seconda linea in cui Yohji Yamamoto traduce nel quotidiano i progetti arditi della sua poetica più libera, già espressi nella prima linea. Non è così. Y’s è piuttosto un’altra linea in cui i temi ricorrenti nelle sue collezioni, tipo asimmetrie e tagli sbiechi, restano quasi sempre la sua cifra stilistica distintiva. È una collezione che privilegia una più facile fruibilità dei capi e che si rivolge a una cliente più giovane che di Y’s apprezza il raffinato, disinvolto e pratico esotismo. Anche qui l’Oriente non viene mai rappresentato come folcloristico o nostalgico ritorno al passato, quanto piuttosto come un luogo mentale in cui gli stilemi dell’abbigliamento occidentale vengono fusi e trasfigurati attraverso volumi, tagli a vivo, disequilibri e materiali propri della cultura tessile giapponese.